Jules Verne e l'Esoterismo

Jules Verne è universalmente conosciuto come il padre della fantascienza, il maestro dell'avventura e un visionario dei viaggi straordinari. Tuttavia, c'è un aspetto meno noto della sua vita e del suo lavoro che merita un'analisi più approfondita: il suo interesse per l'esoterismo.

Nato nel 1828 a Nantes, Verne ha vissuto in un'epoca caratterizzata da un crescente interesse per l'occulto, l'esoterismo e l'ignoto. Sebbene non sia stato un praticante dell'occultismo, Verne era affascinato dalle teorie e dalle speculazioni che circondavano queste discipline.

Uno dei romanzi più emblematici che evidenzia questo interesse è "Viaggio al centro della Terra". In questa opera, Verne non solo esplora le profondità fisiche del pianeta, ma anche gli strati più profondi della coscienza umana. La narrazione si snoda attraverso mondi sotterranei popolati da creature misteriose e luoghi fantastici, creando un'atmosfera che suggerisce un collegamento tra la mente e l'universo.

Allo stesso modo, opere come "Ventimila leghe sotto i mari" e "L'isola misteriosa" presentano elementi che suggeriscono una connessione tra l'uomo e la natura, oltre che un'insistente ricerca di conoscenza oltre i confini della scienza convenzionale.

La figura del Capitano Nemo, protagonista di "Ventimila leghe sotto i mari", può essere interpretata come un simbolo dell'individuo che abbraccia la conoscenza proibita e che sfida i confini del sapere accettato. Il suo sottomarino, il Nautilus, rappresenta il mezzo attraverso il quale esplorare le profondità inesplorate del mondo, sia fisicamente che spiritualmente.

Anche la predizione accurata di Verne riguardo a eventi futuri, come nel caso della serie "Viaggio al centro della Luna", suggerisce una comprensione dell'occulto e dell'esoterismo. Sebbene Verne non abbia mai rivendicato poteri divinatori, la sua abilità di anticipare sviluppi scientifici e tecnologici futuri può essere interpretata come una sorta di sintonia con forze più profonde dell'universo.

Va notato che Verne non era un occultista nel senso tradizionale del termine; non praticava la magia né aderiva a credenze esoteriche in modo esplicito. Tuttavia, la sua narrativa rifletteva un interesse persistente per i misteri dell'universo e un desiderio di esplorare territori sconosciuti, sia fisicamente che spiritualmente.

In conclusione, l'esoterismo permea sottilmente il lavoro di Jules Verne, arricchendo le sue storie di strati di significato più profondi e invitando i lettori a esplorare il mondo non solo attraverso gli occhi della mente razionale, ma anche attraverso l'occhio interiore della conoscenza intuitiva. Verne, nel suo essere visionario e pioniere della letteratura fantastica, ha lasciato un'impronta duratura non solo nel panorama letterario, ma anche nell'immaginario collettivo dell'esplorazione dell'ignoto.

© by Antonello Camilotto